La palestra: un territorio sconfinato
di Omar Battisti
Riporto un’esperienza di lavoro occorsa molti anni fa, con un bambino con cui lavoravo a scuola, seguito da alcuni spunti sull’insegnamento che per me ne è derivato.
Subito dopo aver finito di scrivere gli appunti sul lavoro, riprendo la lettura di un articolo che avevo interrotto qualche settimana prima.
L’ultimo giorno tutti erano in palestra per le prove della festa finale. Palestra che è anche il luogo di ritrovo e di partenza verso casa. Redigendo gli appunti, notavo come il lavoro di tutta l’ultima mattinata fosse stato semplicemente, si fa per dire, quello di consentire che Mario prendesse il suo ritmo per entrare in palestra e che qui potesse farci qualcosa di suo. È stato come un approdo, che ha toccato terra quando, dopo un po’, Mario mi risponde: “Voglio un foglio bianco”, in seguito al mio va e vieni dalla palestra al posto esterno dove si era seduto lontano dallo sguardo di tutti.